ROSSO
ROSSO 1992
Ambiente visivo/sonoro site specific
Ideazione e installazione di Dino Ferruzzi, progetto sonoro di Angelo Petronella, con un'azione performativa di Marco Cianciotta e Luca Quartana.
Consulenza tecnica: Paolo Bettinzoli, Coordinamento: Bianca Dacomo Annoni
Progetto autoprodotto commissionato dalla Lega Internazionale per i Diritti e la Liberazione dei Popoli e Associazione culturale Algoritmo
in collaborazione con il Centro Sociale Bligny
Milano / Centro Sociale Bligny / Unico evento dalle h 20.00 di Venerdì 4 Dicembre a alle h 8.00 di Sabato 5 Dicembre 1992
ROSSO è un'istallazione-azione che conclude il ciclo di manifestazioni non celebrative dei 500 anni dalla conquista dell'America.
Pensando allo sterminio indiscriminato di culture, popolazioni e culture extraeuropee, alla violazione dei loro spazi e delle identità, abbiamo pensato di costruire ed abitare un luogo non facilmente identificabile, che possa sottrarsi alla percezione immediata del visitatore. Lo spazio può essere attraversato solo se pensato come linea di confine, margine per poter accedere a ciò che crediamo come diverso. Nell'attraversamento e nel passaggio del piano inclinato luminoso, la tensione del soggetto cerca una posizione, un racconto da costruire per questa esperienza che gli darà modo di percepire l'altro da sè. Ne avrà sentore solo per brevi istanti, lo spazio sembra essere inafferrabile, dilatato, il rosso-luce e i suoni si diffondono dappertutto, sono l'esistenza viva epifanica di ciò che non potrà mai più essere.
Poco distante, ai margini, i visitatori sono invitati a cimentarsi in una interminabile partita a scacchi
Scheda tecnica e specifiche: immagini- luce - suono - azione
Luci: 5 spot + 800 punti luce
Suoni: Registrazioni su nastro magnetico e campionatore più 4 casse acustiche. Il suono è diffuso all'interno del parallelepipedo da quattro altoparlanti, ognuno della potenza di 250 W, nascosti all'interno della struttura cilindrica costruita in stoffa. Il suono è controllato da un'apparecchiatura posta esternamente al piano inclinato formato da punti luce; è possibile miscelare due dimensioni sonore: una composta in prevalenza da frequenze basse e inarmoniche per la produzione di rumore, e l'altra composta da frequenze medio-alte che formano una sorta di melodia. La dimensione sonora, diffusa all'interno dello spazio cilindrico, si espande invadendo l'intero luogo dell'azione
Azione performativa: tavola degli scacchi
Fase progettuale, disegni a matita e pastelli su carta