13 LUGLIO 1793

1998

13 Luglio 1793, Agonia e morte di Marat

Performance, video, intervento poetico, suoni. 

C.S.O.A. Leoncavallo, Via Watteau, 7, Milano, Giovedì 28 Maggio1998, h 22.00


Progetto, installazione, video, coordinamento: Dino Ferruzzi

Progetto sonoro: Angelo Petronella

Testo “Sermon – sermocinato da Jean-Paul Marat agonizzante”: Gaetano Delli Santi

Interpretazione del testo: Nevio Gambula

Coreografie: Davide Montagna

Performers: Lucrezia Botton, Laura Colombo, Fabrizia De Vita, Arianna Ferretto, Daniela Germano, Danila Massara, Pia Molteni, Laura Ranza, Lucia Ranza

e un  Gruppo di studenti dell’Istituto d’Arte di Giussano (Monza)


Produzione indipendente/Unico evento in collaborazione con C.S.O.A. Leoncavallo, Milano


Premessa.

É l’alba del 13 Luglio 1793, Marat, pugnalato dalla Corday, è in agonia. Giace riverso in una vasca da bagno. David, pittore e coreografo della rivoluzione francese, corre al suo fianco e ne ritrae l’evento in un disegno che di lì a poco sarà tradotto nel famosa dipinto. Il questo momento di trapasso, Marat è preso da visioni, rapidi flashback gli fanno rivisitare la propria condizione esistenziale.

Il progetto per la messa in scena dell’opera multimediale 13 Luglio 1793 ha richiesto quasi due anni di lavoro per arrivare ad una stesura definitiva, ci si è avvalsi della collaborazione e del contributo di diversi soggetti provenienti da vari ambiti disciplinari. Il progetto, ispirato al dipinto La morte di Marat e allo scritto di Jacques Luis David “La festa dell’essere supremo”, è un’opera dalla struttura complessa che apre uno sguardo sulla Rivoluzione Francese e sul concetto di utopia come visione di una condizione possibile, ma è anche un indagine sulla funzione dell’arte come pratica di liberazione, sul ruolo sociale dell’artista e il problema della rappresentazione, la questione del potere, la partecipazione, a rappresentanza politica e la radicalità come rivoluzione.

L’opera/La performance/La festa. 

L’opera racconta in tre quadri, gli ultimi minuti di agonia di Marat, la presa della Bastiglia, la folla che si dirige verso il Giardino delle convenzioni dove si è riunita l’Assemblea costituzionale e legislativa incaricata di trasformare la Francia in una Repubblica, il popolo in festa che issa l’albero della libertà.

L’opera è stata presentata nel grande spazio dedicato ai concerti del Leoncavallo a Milano. L’ambiente è stato diviso in tre ambienti, per l’accesso è stato costruito un lungo corridoio che conduce gli spettatori nella prima grande camera illuminata da fari di luce rossa.

Quadro I. Azione durata 40’min. c.ca

Nel grande spazio dove avrà luogo la performance, è stata predisposta una scenografia dove al centro è ricostruita la scena del dipinto La morte di Marat come un tableau vivant, senza la presenza del corpo del rivoluzionario. La morte di Marat non è la morte fisica, ma la perdita di un luogo, di un’identità, è un’idea di esclusione dal mondo. Tutt’intorno al tableau vivant scendono lunghe stoffe trasparenti che tentano di nascondere la scena, da un lato un attore recita il testo poetico Sermon sermocinato da Jean Paul Marat in stato agonizzante, scritto per l’occasione dal poeta Gaetano Dellisanti. Sul lato opposto, sono stati predisposti tre fornelloni, alimentati da bombole di gas, su cui sono posati tre grandi contenitori colmi d’acqua, il liquido bollendo produce un denso vapore, che come nebbia si diffonde nello spazio e avvolge i partecipanti che sembrano trovarsi in un bagno turco. Un gruppo di performers, coperto solo da lenzuoli bianchi, è intendo a lavarsi il corpo con l’acqua raccolta dai contenitori, il liquido pian piano inonda la stanza.

Quadro II. Azione durata 20’ c.ca

Chiuso il primo quadro, si apre un sipario che permette ai partecipanti di trovarsi nella scena di un altro ambiente. É l’alba di un nuovo giorno, l’ambiente è carico di una luce blu, il risveglio della città inizia con un’azione di 11 performers che annunciano la presa della Bastiglia invitando il popolo a festeggiare e a recarsi verso il Giardino delle convenzioni dov’è riunita l’Assemblea costituzionale e legislativa incaricata di trasformare la Francia in una Repubblica.

Quadro III.

I partecipanti sono invitati a prendere parte alla performance, la scena si trasforma in una festa che coinvolge tutti con canti e balli. Di seguito i performers invitano gli spettatori a seguirli verso un altro ambiente. Qui si trovano difronte ad un’istallazione costituita da una trave di legno rotante, lunga c.ca 10 metri, sulle cui estremità sono fissate due casse acustiche che emettono i suoni di una proiezione video prevista a tutta parete. Il filmato si dipana in una forma onirica, sono gli ultimi minuti di vita di Marat, attimi convulsi con tempi accelleratissimi e lentissimi, in cui la morte prende il sopravvento sull’esistenza. Ecco la festa e l’albero della vita issarsi, animali predatori che inseguono le loro prede, organi umani fuori dai corpi che li hanno contenuti, un paesaggio di macerie, l’irruzione dei quattro elementi, uno sciame d’api e un messaggio di commiato alla vita.

Finale.
Uscendo dal terzo ambiente ci si ritrova nella grande sala completamente aperta dove si può gettare lo sguardo sull’intero spazio occupato dalle installazioni e su ciò che è rimasto dopo le azioni. L’intera opera è davanti a noi, si può vedere il grande muro costruito con cartoni, che come un lungo corridoio permetteva l’accesso ai tre luoghi.

Alla fine i partecipanti, muniti di pennelli e colori sono invitati a scrivere e dipingere sul muro di cartone per poi abbatterlo e portarsi a casa un pezzo di ciò che rimane di quello sbarramento, di quella linea di confine. La storia è svelata e il rito è compiuto.


SCHEDA TECNICA E MATERALI OCCORRENTI 

200 scatole di cartone, basi di legno, rotelle, 20 pennelli diverse misure, 5 barattoli di colore tempera, 10 bombolette spay, 4 stoffe in tulle h.10 metri x 2 metri di base con attacchi per soffitto, un leggio, un microfono, tre fornelloni, tre bombole a gas, tre contenitori di alluminio di grandi dimensioni, acqua, lenzuola bianche, un'americana, 8 spot e relative gelatine rosse e blu,  una vasca da bagno, un comodino, un taccuino, una penna d'oca, una base d'appogio in legno per la vasca, struttura mobile e rotante per sorreggere la trave di legno, una trave di legno di 10 metri e 20x20 cm di base, tre casse acustiche una da 150 W e due da 300 W ognuna, amplificatore e mixer, proiettore video, lettore DVD. 




















Quaderno n°1 

Stesura definitiva del progetto con disegni, collage e appunti, 

quaderno composto da 30 pagine 36x26 cm.  

Tavola/disegno  

andamento sonoro, sequenze cromatiche della luce, video, forma e movimento dei performers

Prima ipotesi per un'istallazione: sequenze cromatiche, posizionamento dei materiali, degli oggetti e delle apparecchiature



Quaderno n°2.  Appunti e disegni per altre ipotesi di progetto, quaderno formato da 21 pagine 35x26 cm (montate su fogli 50x35 cm) 




Alcune immagini della performance, fotografie e frame da video con tavola finale che illustra l'intero progetto così come è stato realizzato