TIPTAP
Tappeto mobile erboso sonoro
TIPTAP 1995 / Progetto site specific
Tappeto mobile erboso sonoro
Fasi di Laboratorio da Gennaio a Giugno 2015
Presentazione/inaugurazione 24 Giugno / 2 Luglio 1995 / Ex O.P. Paolo Pini, Via Ippocrate, (Milano)
Ideazione e laboratorio di progettazione visiva:
Dino Ferruzzi con una prima consulenza di Pasquale Campanella
Progetto sonoro e laboratorio di progettazione oggetti sonori:
Angelo Petronella
Coordinamento didattico ai laboratori:
Dino Ferruzzi
Angelo Petronella
Izzidin Rawashdeh (operatore sociale)
Progetto e realizzazione di:
Dino Ferruzzi
Angelo Petronella
Izzidin Rawashdeh
con la collaborazione gli ospiti dell'Ex O.P. Paolo Pini di Milano:
Maria Fantoni
Daniela Ibba
Piermaria Morsini
Ettore Muttarini
Angelo Prandini
Antonio Spallina
Giovanni Triassi
Hanno collaborato alla realizzazione delle varie componenti dell'opera:
Francesco Chillè, ingegnere
Nando Benedetti, fabbro
Mario Di Cola, costruzione apparato diffusione suono
Supporto Servizi tecnici Azienda USSL 37
Si ringrazia:
Veneziani anticorrosivi
Laboratorio, disegno in pianta di TIPTAP, frame da video
TIPTAP Tappeto mobile erboso sonoro, è un progetto pubblico partecipato, realizzato nell'ambito di un intervento sperimentale gestito dall'Associazione Lavoro e Integrazione di Milano in convenzione con la USSL 37, e con il coordinamento di Claudio Palvarini della Cooperativa Lotta contro l'Emarginazione di Sesto San Giovanni (Mi). Per la realizzazione dell'opera è stato organizzato un laboratorio che ha coinvolto un gruppo di utenti dell'Ex O.P. Paolo Pini di Milano. Durante le attività di laboratorio, durato da Gennaio a Maggio del '95, sono stati prodotti, disegni, scritti e progetti per la realizzazione della pedana mobile TIPTAP e degli oggetti sonori.
"Il progetto Giardino Aperto, partito a Gennaio ‘95 è consistito sostanzialmente nel riordino del bellissimo giardino dell’ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini, e nell’installazione di alcune opere realizzate da cinque distinti gruppi di lavoro condotti ciascuno da uno o più artisti e designer, realizzati coinvolgendo utenti dei servizi psichiatrici della USSL 37 (ospiti del Pini e esterni) e operatori sociali dell’Associazione Lavoro e Integrazione. A questo ente si deve la gestione e l’ideazione di Giardino Aperto, sostenuto economicamente da un Fondo Sociale Europeo; i circa trenta utenti erano coinvolti nella progettazione e nella realizzazione delle opere, seguendo ciascuno uno specifico “cantiere”, ma partecipando in parte anche alla realizzazione degli altri. É evidente quanto questa esperienza di lavoro comune fosse finalizzata ad acquisire o rafforzare le capacità personali, in un percorso di progressiva integrazione sociale e lavorativa, sullo sfondo del processo di trasformazione dell’ex Ospedale Psichiatrico, trasformazione che prevede un rapporto attivo con la “normalità” e la creazione di relazioni fra il Pini stesso e il territorio…
… Il “TipTap”: tappeto mobile erboso sonoro (la denominazione di quest’opera interattiva o passatempo sonoro, a seconda dei punti di vista, ideato da Pasquale Campanella, Dino Ferruzzi e Angelo Petronella, è a cura degli utenti)... è un’opera a carattere permanente…
… Giardino aperto è consistito, dunque, in sei mesi di lavoro per ciascun cantiere (sotto il coordinamento di Claudio Palvarini), che hanno avuto una lunga fase di elaborazione dei singoli progetti: ebbene anche questa è documentata e visibile al pubblico nelle rispettive aule di lavoro, a sottolineare l’importanza, del processo e dell’esperienza che ha coinvolto artisti, operatori, collaboratori esterni, utenti e tutti quanti hanno lavorato giornalmente".
(Testo parziale estratto da una recensione di Andrea Lissoni e Paolo Giubileo, MilanoMagazine, quindicinale anno 2°, n° 16 dal 16 al 30 Giugno 1995).
Laboratorio con utenti e operatori per la progettazione e la costruzione di un modellino in scala del Tappeto mobile erboso sonoro TIPTAP
Laboratorio con utenti e operatori per la progettazione e la costruzione di oggetti sonori
OGGETTI SONORI E SCHEDA TECNICA DELL'IMPIANTO PER LA DIFFUSIONE DEL SUONO
Gli oggetti sonori selezionati nell'attività di laboratorio sono sistemati in tre contenitori sistemati nella camera sotterranea, fissati sotto la pedana mobile. Quando la pedana è in movimento, gli oggetti contenuti nelle scatole, inclinandosi, producono suoni, il quale viene captato e diffuso da 3 capsule microfoniche e inviate ad un amplificatore. Il suono è diffuso da quattro altoparlanti da 40 W l'uno e da 8 tweeter, tutti collocati nell'ambiente sottostante sotterraneo della pedana mobile. In questa piccolo ambiente si accede attraverso una botola collocata a livello del calpestio (prato esterno).
I suoni sono prodotti da sfere metalliche che scivolano o ruotano in scatole, tubi di metallo o vetro, in legno o in cartone, e da forme a grappoli costruite con forme metalliche metalliche e conchiglie.
Diario di viaggio: testi degli utenti prodotti durante il laboratorio
Diario di viaggio: cinque disegni degli utenti del Tappeto erboso, matita su carta
TAVOLE PROGETTUALI
Piano calpestio Tappeto erboso, cinque disegni in pianta con quote
Modello in scala, interno della camera interrata con pilastri e molle a compressione, copertura
Dieci tavole progettuali con quote del Tappeto mobile erboso sonoro TIPTAP, disegni con note a matita su carta
1. Disegno/collage dimensione delle molle a compressione
2. Disegno in pianta e sezione del Tappeto mobile
3. Disegno vista prospettiva assonometrica e sezione
4. Sezione con vista dell'ambiente interrato
5. Particolare di una molla a compressione
Fogli di appunti e di calcolo per la progettazione delle quattro molle a compressione che dovranno sorreggere e dare il movimento alla pedana mobile
Foglio di appunti con calcoli dei pesi e di carico per la progettazione della pedana mobile
La costruzione della camera sotterranea e della pedana mobile: descrizione, fasi di lavoro ecc.
I LABORATORI
La costruzione di TIPTAP ha richiesto delle fasi molto complesse. Sono stati istituiti due distinti laboratori: uno dedicato al suono e alla progettazione degli oggetti sonori, l'altro dedicato alla progettazione della pedana mobile per disegnare la forma, capire le dimensioni, ipotizzare i materiali di costruzione. I due gruppi hanno lavorato in maniera autonoma dedicando diversi momenti operativi per discutere e scambiarsi esperienze sui relativi percorsi. Durante i sei mesi trascorsi con gli utenti, l'intero percorso è stato dedicato al rafforzamento delle relazioni del gruppo, ci siamo ritagliati momenti per l'ascolto e la scrittura, presentare proposte e scambiare idee. I materiali raccolti giorno dopo giorno sono stati appuntati e raccolti su un diario di viaggio.
LA PEDANA MOBILE
La forma della pedana mobile ha le sembianze di un fiore, ma forse anche di una pista automobilistica, così come viene raccontata ed espressa negli scritti degli utenti. Innanzitutto per poter rendere mobile la pedana di calpestio, si è dovuto progettare e realizzare una camera sotterranea dove collocare ai quattro lati altrettanti pilastri in cemento armato poggianti su una pavimentazione gettata a cemento. Sui pilastri sono stati fissati quattro grandi molle a compressione progettate appositamente da un ingegnere, sono queste che permettono alla pedana di avere un movimento sussultorio e ondulatorio. La pedana della misura di 2,50x2,50 cm di lato è stata costruita in ferro, un grande contenitore dove, dopo la messa in opera, all'interno è stata posata una quadratura in legno, e successivamente si è riempito tutto con la terra. Si è proceduto quindi alla semina per ottenere un tappeto erboso. Sulla pedana si può accedere e il movimento delle persone produce un movimento dell'intero piano di calpestio, il movimento produce anche dei suoni che provengono dagli oggetti sonori disposti sotto la base della pedana all'interno della camera interrata. Al termine del lavoro e ad opera finita, su terreno della pedana e e sull'area circostante è stato posato un tappeto erboso.
Frame da video con immagini di laboratorio e sequenze che illustrano gli scavi, le fasi di lavoro della messa in opera della pedana mobile e la posa del tappeto erboso sul terreno
Due Ph. di Mario Gorni